Set in vetro soffiato a bocca a Murano, composto da un decanter cm. 22 h, d. 16 cm., una calla miscelante 15 h / diametro 20 cm. , tre inosfere tricolori sfaccettate, un contenitore in vetro con tappo contenente migliaia di microsfere trasparenti, il tutto inserito in una confezione in legno massello con imbottitura in spugna, eccellente novità nato dalla volontà dell'architetto Carlo Benati della Wine Design, società dedita allo studio di soluzioni innovative applicate al campo della degustazione.
Decanterino non è un semplice decanter; la sua caratteristica fondante è il sistema inomicrosfere, un brevetto internazionale d’invenzione che evolve fortemente la degustazione e la mescita rispondendo ad un’esigenza frequente e mai risolta: avere il vino pronto subito, eliminando la lunga attesa, attraverso un processo di micro ossigenazione, emozionale, che cattura tutti e cinque i nostri sensi. L’utilizzo di microsfere aumenta esponenzialmente la superficie di contatto con il vino, innescando una «controllata dinamizzazione», ossia un processo di ossigenazione molto efficace...
Gli alcolici saranno perfettamente «ossigenati», pronti subito ad esaltare il proprio bouquet aromatico in pochi attimi, non più in ore. Si risolve così anche il problema degli aromi inespressi o, se presenti, difettosi alla stappatura di una bottiglia di vino.
Decantare, nel caso del vino, signfica separare la parte liquida da quella solida, il residuo fisso. Decanterinare è invece il verbo che definisce la funzione del nostro innovativo processo che, oltre alla suddetta separazione, prevede una forte accellerazione nell’ossigenazione e quindi nella pronta beva del vino decanterinato. Ma decantare significa anche raccontare. Da qui nasce la volontà e l’idea di un design che racconti una storia. La storia di come nasce il vino e del tempo necessario. Il vino nasce da un fiore rappresentato dalla calla del DECANTERINO, che contiene il suo futuro, gli acini, che a loro volta, spremuti ci danno cio’ che gli antichi definivano il sacro nettare. Il tempo ed il modo nel quale avviene questa trasformazione viene ben rappresentato anche nell’utilizzo del decanterino che, per questo motivo, ho voluto far assomigliare anche ad una clessidra. Il tempo del racconto allegorico coincide con il tempo dedicato alla somministrazione del vino attraverso il DECANTERINO. Condividendo il pensiero di un grande designer, Bruno Munari, per il quale “il bello deriva dal giusto”, il risultato estetico di DECANTERINO è esattamente la giusta innovazione che apporta nel mondo della somministrazione del vino, per efficacia e per emozione.
Per una corretta pulizia: 1. inserire prima una sfera rossa o verde nella calla; a seguire, versare tutte le inomicrosfere; 2. versare il vino o il superalcolico nella calla posizionata sul calice e/o bicchiere da degustazione; lasciando così defluire i liquidi, grazie ai percorsi che vengono indotti dalla presenza delle microsfere in vetro che aumentano la superficie di contatto tra l’aria, le sfere e il vino, si ottiene una maggiore ossigenazione. 3. Posizionare la calla sul bicchiere d'appoggio. Per pulire le sfere, versare l'acqua gasata.