Poche aziende al mondo hanno inventato il prodotto che vendono, ancora meno quelle che portano il nome dell’inventore: Berkel è tra quelle. Per anni il giovane olandese Wilhelmus Adrianus Van Berkel cercò di coniugare il suo mestiere di macellaio e la sua passione per la meccanica. Ci vollero mesi di esperimenti ma alla fine la sua pazienza venne premiata e dopo lunghi tentativi riuscì a mettere insieme due idee semplici ma geniali: una lama concava, in grado di riprodurre con precisione il movimento mano/coltello, e un piatto mobile capace di scorrere verso la lama. Nacque così l’affettatrice. Van Berkel non possedeva però i mezzi necessari per passare alla produzione della sua macchina. Scoprì dunque una tipografia che si trovava in condizioni fallimentari. Si presentò al proprietario e propose di trasformare la tipografia in un laboratorio per la fabbricazione delle sue affettatrici. Fu così che il 12 ottobre 1898, Van Berkel fondò a Rotterdam la prima fabbrica di affettatrici del mondo. Grazie allo spirito innovativo di Van Berkel, il primo anno di attività della Van Berkel’s Patent Company Ltd si chiuse con la consegna di 84 affettatrici. Nel 1910, la Van Berkel’s Patent Company Ltd. fu la prima azienda al mondo ad introdurre un sistema di pagamento rateale, metodo davvero innovativo per quegli anni. Nel difficile periodo fra le due guerre al core-business dell’affettatrice si aggiunse la produzione di bilance che diede all’azienda una nuova spinta commerciale. Dopo il 1945 Berkel potenziò la propria rete distributiva e commerciale conquistando definitivamente il mercato mondiale: nacquero fabbriche e filiali in Italia, Inghilterra, Olanda, Portogallo, Spagna, Belgio, Svizzera, Danimarca, Norvegia, Svezia, Francia, Stati Uniti, Canada, Argentina, Messico. Nacque così il mito.